Pratica molto semplice per coltivare in casa le piante in idrocoltura, vanno immerse semplicemente a radici nude in un contenitore d'acqua con sul fondo dell'argilla espansa, o meglio se separate da un primo vaso forato nel quale metteremo la pianta e l'argilla espansa ed inserito nel secondo piena d'acqua.
Esistono anche vasi con kit riserva acqua, dove l'argilla espansa va' posizionata sopra una griglia sopra del terriccio e la pianta, l'argilla garantirà il lento rilascio dell'acqua necessaria alla crescita della pianta.
L'idrocoltura è un metodo di coltivazione che utilizza l'acqua invece del suolo. Questo metodo di coltivazione è abbastanza versatile, poiché può essere usato per piante, fiori e verdure. Il principio di base alla base dell'idrocoltura è la circolazione dell'acqua calda o fredda attraverso un sistema di tubi o vasi. In questo modo l'acqua viene riscaldata o raffreddata a seconda del tipo di pianta che si desidera coltivare.
Il principale vantaggio dell'idrocoltura rispetto alla coltivazione tradizionale nel suolo è che non c'è bisogno di terreno fertile per far crescere le piante. Ciò significa che le piante possono essere coltivate anche in ambienti con scarsa qualità del suolo, come ad esempio i balconi, le serre e persino gli interni delle abitazioni. Inoltre, l'idrocoltura può anche aumentare la produttività della coltivazione, poiché le radici hanno sempre accesso all'acqua necessaria per la crescita. Inoltre, il controllo avanzato della temperatura e dell'umidità può essere mantenuto mediante l'utilizzo di sistemi automatizzati.
L'idrocoltura può quindi essere un modo eccellente per coltivare piante in ambienti limitati, come piccoli appartamenti o case in città. Inoltre, può aiutare a ridurre l'impatto ambientale poiché non richiede pesticidi o fertilizzanti chimici e può ridurre i tempi di produzione in quanto le piante crescono più velocemente quando sono ben nutriti con acqua nutriente.
Per l'idrocoltura, la scelta dell'acqua da utilizzare è fondamentale. Per innanzitutto, l'acqua deve essere priva di cloro per prevenire danni ai tessuti delle piante. Inoltre, l'acqua dovrebbe essere leggermente alcalina (pH compreso tra 6,5 e 7,5). Ciò è particolarmente importante quando si effettuano idrocolture in bacini di acqua stagnante. Infine, l'acqua dovrebbe essere purificata per rimuovere gli agenti inquinanti che possono causare malattie alle piante. Si può usare un filtro a carbone attivo o un sistema di depurazione chimica come un flocculante o un precipitante per rimuovere i sedimenti nell'acqua. Questi sistemi possono anche impedire la formazione di alghe. Se non si dispone di questi trattamenti, è possibile usare acqua distillata per evitare problemi di inquinamento o contaminazione.
La tecnica è stata sviluppata negli anni '70 ed è ora largamente utilizzata da molti agricoltori in tutto il mondo.
L'idrocoltura è un metodo di coltivazione che utilizza l'acqua invece della terra. Si tratta di una tecnica agricola che prevede l'utilizzo di sostanze nutritive disciolte nell'acqua per nutrire le piante.
L'idrocoltura permette di controllare meglio le condizioni di crescita delle piante, offrendo al contadino la possibilità di variare i livelli di nutrienti e il pH del liquido nutritivo a seconda delle necessità. Il sistema può essere utilizzato in qualsiasi luogo, come ad esempio in un balcone o in un campo, senza dover ricorrere all'utilizzo della terra.
Inoltre, l'idrocoltura presenta numerosi vantaggi rispetto alla coltivazione tradizionale: riduce notevolmente il consumo di acqua, produce più prodotti e richiede meno manutenzione. Inoltre, elimina i parassiti e le malattie che possono attaccare le piante nella coltivazione tradizionale. Per questi motivi, l'idrocoltura è diventata molto popolare tra gli agricoltori moderni.
Per l'idrocoltura è importante scegliere il tipo di acqua più adatto alla varietà di piante che si intende coltivare. La qualità dell'acqua varia da luogo a luogo, quindi è consigliabile conoscere i parametri chimici delle acque disponibili nella zona in cui si vuole effettuare l'idrocoltura. Se non si ha accesso a una fonte di acqua di qualità, è possibile usare acqua del rubinetto, ma è importante trattarla per rimuovere i sali minerali e le sostanze chimiche in essa contenute. Per questo scopo si può usare un depuratore d'acqua o un filtro. Inoltre, è importante ricordarsi di aggiungere all'acqua nutrienti specifici per le piante in modo da garantire che abbiano tutti i nutrienti di cui hanno bisogno. Questo può essere fatto attraverso l'utilizzo di fertilizzanti organici o minerali, a seconda della varietà e delle esigenze delle piante. In conclusione, prima di iniziare un progetto di idrocoltura è necessario assicurarsi che la qualità dell'acqua sia appropriata per le esigenze delle piante e che sia arricchita con i nutrienti necessari per la loro crescita.
Ci sono numerose piante che possono vivere in acqua, anche se la maggior parte di esse è originaria di zone umide. Tra le più comuni ci sono le ninfee, che crescono sia in acqua dolce sia in acqua salata, le alghe, che producono l'ossigeno necessario a tutti gli organismi acquatici e costituiscono un importante habitat per molti animali. Altre piante che possono prosperare nell'acqua sono le lotus, una pianta erbacea con foglie carnose e fiori colorati, le canne da zucchero, che contribuiscono all'alimentazione umana e animale, e il salvinia, una piccola pianta fluttuante che si trova in zone umide tropicali. Oltre a queste, ci sono anche altri tipi di piante acquatiche come i gigli d'acqua o i felci acquatiche. Anche se non tutte le specie possono vivere in acqua, molte possono prosperare per periodi limitati prima di ritornare a terra.
